La nostra recensione odierna si baserà su “Rhythm Thief e il tesoro dell’Imperatore” per Nintendo 3DS. Il gioco è stato realizzato dalla SEGA, un’azienda che negli ultimi anni sicuramente sta vivendo dei momenti di crisi. Protagonista della storia è Raphael, un giovane studente parigino che si trasforma, nottetempo, nell’abilissimo Pahntom R, il più celebre ladro di opere d’arte della capitale francese.
Brillante e di buon cuore, a metà fra Robin Hood e Lupin III, Phantom R “terrorizza” la polizia, ma fra un colpo da antologia e una fuga rocambolesca si scopre che le sue intenzioni sono più nobili del previsto.
Raphael vuole soltanto ritrovare suo padre, che lo ha misteriosamente abbandonato tre anni fa. Compito del giocatore è quello di interagire con i personaggi e gli oggetti, per scoprire indizi e procedere nell’avventura, avvicinandosi passo dopo passo alla soluzione del mistero. Passa poco tempo dall’inizio della storia perché Rhythm Thief chiarisca la sua natura di Rhythm Game. Estremamente curato ed interessante, Rhythm Thief adatta la formula dei giochi musicali alla struttura di Professor Layton e similari, ottenendo un titolo accattivante ed originale.
Anche se la complessità e la difficoltà delle sezioni musicali è piuttosto contenuta, non raggiungendo certo quella dei vari Rhythm Tengoku, si tratta comunque di un gioco piacevole e longevo, con tanti livelli e contornato da una trama interessante, enigmi ed eccezionali intermezzi animati. Pur non brillando per originalità o grafica, sopratutto nel caso di un effetto 3D praticamente ininfluente sul gameplay, la nuova proposta di casa SEGA merita certamente l’attenzione degli appassionati di rhythm-game.
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